Scarselli S., “Francesco Tumbiolo: Notaro in Pisa. Scienza e umanesimo”, ETS, Pisa, 2012.


caffe_ussero

Il libro di Sergio Scarselli: Francesco Tumbiolo, notaro in Pisa è stato scritto dal Presidente onorario dell’Accademia Nazionale dell’Ussero in onore del notaio Tumbiolo, famoso personaggio siciliano, stabile in Pisa da oltre cinquant’anni, il quale, con grande spirito di solidarietà ha sempre operato in favore di conterranei che si trovavano, per necessità di vita, bisognosi di aiuto, della città di Pisa e di numerosi cittadini di queste terre.

Nel libro sono, infatti, citati i numerosi casi di questa linea comportamentale.

L’autore dichiara apertamente che il libro è stato scritto come ringraziamento ad un uomo il cui comportamento professionale ed interpersonale ha portato benessere, soprattutto verso i soggetti più deboli economicamente, come avvenne con particolare intensità nel confronti nei suoi conterranei quando furono colpiti dal terribile terremoto che ebbe inizio nella notte tra il 14 e il 15 gennaio del 1968, seguito da un rovinoso sciame di numerose scosse.

Per Pisa ha operato fattivamente per la salvaguardia della Torre Pendente, facendo intervenire, con azioni personali, potenti amici come l’on. Lauricella ministro dei lavori pubblici e facendo costituire nell’occasione una commissione ministeriale formata da 14 membri di nazionalità diverse, guidata dal professor John Borland, dell’imperial college di Londra. I lavori di questa commissione si rivelarono, in breve tempo, originalissimi ed intelligentemente audaci.

Molte strutture Pisane che per circostanze, le più varie, si trovavano ad attraversare periodi di subentrante e profonde crisi organiche ed anche economiche si rivolgevano al nostro personaggio che con entusiasmo e concretezza accettava la richiesta di aiuto. Infatti il notaio  era caratterialmente attivo, fattivo e concreto.

E’ chiaramente detto che Francesco Tumbiolo “sentiva” di poter realizzare in maniera efficace e produttiva quanto richiestogli.

A conforto e documentazione dei fattivi interventi, operati con grande successo, si fa menzione a quanto concretamente operò per risolvere le intense problematiche poste dall’Ente Nazionale Combattenti e Reduci in ordine alla ricerca delle modalità conclusive del rapporto di lavoro tra l’Ente interessato e gli affittuari dei territori di Coltano (zona agricola vicino Pisa) da tempo immemore terreno paludoso, non redditizio, abitabile con difficoltà (anche i Cavalieri, Templari, nel XIII secolo ne tentarono invano la bonifica).

Già Marconi nel tentativo di contribuire alla bonifica del territorio vi aveva costruito il “Centro Radio Coltano” inaugurato ufficialmente il 19 novembre 1911 dal re Vittorio Emanuele III.

Intenso e del tutto disinteressato fu il lungo impegno che Francesco Tumbiolo fornì all’Accademia Nazionale dell’Ussero per chiaramente e giuridicamente comprovare la sue proprietà ed il suo possesso di oltre 300 pezzi del noto scultore Italo Griselli.

Da sintetizzare significativamente in queste pagine, è l’intervento che il notaio operò per salvare, dal 1958, anno in cui fu eletto Presidente, il “Pisa Sporting Club “. Ben presto, però, ebbe ad incontrarsi  brutalmente con un gruppo di dirigenti che appena il “Pisa Sporting Club” ritornò ad essere un sodalizio affidabile dal punto di vista tecnico ed economico cercò di utilizzare la squadra di calcio per fini meno nobili di quelli sportivi. Il “Pisa Sporting Club” diveniva sempre più importante in campo politico e cittadino ed era ritenuto da taluni dirigenti tale da poter pretendere dall’amministrazione comunale l’autorizzazione per abbattere e ricostruire edifici, soprattutto in vicinanza dello stadio, magari facendo passare il tutto come un sicuro vantaggio per la città.

Francesco Tumbiolo resistette per anni a queste lotte di palazzo, ma nel corso dell’assemblea generale della società, dell’8 febbraio 1964, con un documento di eccezionale valore, morale, storico e sociopolitico, alla presenza di autorità, soci, sportivi, simpatizzanti, presentò le sue dimissioni arringando i presenti affermando che: “Il Pisa si serve, del Pisa non ci si serve”

Alla conclusione del libro Sergio Scarselli intende confermare  che nel richiamarsi alle modalità operative di Francesco Tumbiolo, intende specificatamente attrarre l’attenzione delle giovani leve su i valori reali dell’ uomo, oggi, purtroppo un po’ assottigliati .

E’ un libro che si legge molto volentieri se si è in grado di apprezzare il sano contenuto dei comportamenti.

 

 

 

autore: S. Scarselli
casa editrice: ETS, Pisa
anno pubblicazione: 2012
dati: 132p.

Categoria: Rivista n° 1 01/2014 | RSS 2.0

Mappa sito - Privacy Policy - Credit - Termini d'uso - Cookie Policy

Rinnova o modifica la tua autorizzazione ai cookie